Mettiamoli in piega!
Come acconciare i capelli in stile '40s
Victory rolls, snood, foulard, ricci: queste parole ci portano direttamente all’argomento di questo mese, dedicato all’hair styling, tutto anni quaranta e tutto femminile. L’importanza che aveva l’arte dell’acconciarsi i capelli, infatti, non era per nulla scontata, ed era addirittura influenzata dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale; la cura dei capelli aveva le sue regole e i suoi trucchetti, e chissà che qualcuno di questi non vi sia utile per quando vorrete pettinarvi in pieno stile ‘40s.
PERFETTAMENTE PERFETTE. Negli anni ’40 le donne americane prestavano particolare attenzione all’acconciatura, i cui requisiti fondamentali erano pochi ma imprescindibili: la piega doveva incorniciare il viso, che fosse ovale, tondo o di qualsiasi altra forma, frangia nessuna, bigodini d’obbligo.
Arricciare i capelli (soprattutto sulle lunghezze) era un’abitudine scontata e quasi meccanica, che iniziava spesso la sera, prima di andare a dormire, lasciando i capelli in piega una notte intera per poi spazzolarli la mattina. La chioma si svegliava voluminosa e impeccabile al tempo stesso, a meno che il tempo o il clima non fossero tiranni: in tal caso, un foulard o un turbante giungevano in soccorso per coprire il capo e nascondere il disordine (sempre con stile e perfezione quasi geometrica).
Per le donne di origini africane o caraibiche, invece, l’arma segreta era un pettine caldo che combinato a delle apposite lozioni “stirava” i capelli rendendoli più gestibili (come oggi, insomma!), nonché facilmente acconciabili, anche se dovevano trattare i capelli più spesso nei periodi umidi dell’anno, o recarsi più volte nei saloni specializzati (lisciare i capelli in una sera piovosa=discutibili risultati, e vabbe’, i problemi che hanno pure i capelli fini).
Il taglio medio, più pratico e gestibile, andava per la maggiore, ma i capelli lunghi non erano certo una rarità (sempre e comunque acconciati e/o mossi). Molte stelle del cinema portavano un taglio lungo, mettendo in risalto le onde naturali e mantenendo sempre scoperto il viso e la fronte, magari con un brushing gonfiato oppure con forcine strategicamente posizionate; considerati un taglio ”giovane”, i capelli lunghi erano pettinati con un’ordinata riga al centro o una più ammiccante di lato.
Il volume, corti o lunghi che fossero i capelli, restava comunque un doveroso vezzo, che nella seconda metà degli anni quaranta arrivò “in testa”, letteralmente: arrotolati e arricciati, i capelli si acconciavano verso l’alto per attirare su di sé tutta l’attenzione, pionieri degli stili iper-cotonati e corposi che si vedranno molto bene negli anni sessanta.
CATTURARE I CAPELLI. In una rete, per la precisione. Questa rete, comunemente conosciuta tra le donne americane come “snood”, era un accessorio per capelli davvero furbo ma stiloso, adatto alle giornate di lavoro in fabbrica, o a quelle in cui l’operosità di una messa in piega faceva davvero sbuffare. Lo snood, spesso cucito all’uncinetto, era una sorta di sacca che
raccoglieva i capelli sulla nuca, fermata sulla testa con delle forcine e spesso abbellita da un fiore, un fiocco, o una spilla importante. Questo trucco di bellezza divenne famoso soprattutto durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, ma in realtà è una pratica usata da secoli, adatta sia per una maggiore comodità che per proteggere una misteriosa acconciatura in attesa di una serata speciale.
I VICTORY ROLLS. Difficoltà di livello discreto, manualità richiesta altrettanta, pazienza in buona dose. Un nome presto spiegato: questi “rotoli” di capelli furono chiamati così in onore delle manovre aeree con le quali i piloti celebravano il loro rientro in patria incolumi. I victory rolls sono probabilmente una delle acconciature più iconiche dei 40’s e riflesso di una società che, oltre a richiedere un esasperato patriottismo durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, lo pretendeva ridondante alle donne americane, moralmente ed esteticamente.
Le signore dovevano essere belle e presentabili, sostenendo gli sforzi bellici anche col razionamento delle forcine per capelli, il cui metallo serviva più per la guerra che per pettinarsi. Normalità era: usare anche degli scovolini per la piega o riconsegnare ai saloni delle forcine utilizzate, arrotolare due ciocche di lato, o sistemarle con creatività, acconciando i capelli sulla nuca con un mosso o uno chignon. I victory rolls divennero famosi anche grazie l’industria cinematografica che mostrò al grande pubblico la pratica eleganza di questa versatile pettinatura. Come si fanno? Con un po' di pratica e l'aiuto di qualche tutorial!
Samanta (Fosca)
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